Indice L'area di Broca

L'Area di Broca
Indice n.78-79
 

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"L'area di Broca", XXX-XXXI, 78-79, 2003-2004

Cinema / video / TV

 

Mirco Ducceschi

Soltanto un film
 

   - È vero - ammise il Viaggiatore - non avendo figli, talvolta mi capita di assumere un tono un po' paternalistico.
   - Questo è certo - sentenziò la Bambina. - In ogni caso, sia ben chiaro, io ho già dei genitori, insomma, probabilmente, anche se non so chi sono né dove adesso siano - e terminata la frase parve di nuovo incupirsi.
   - Vedi - disse allora il Viaggiatore non senza un certo imbarazzo - parecchi anni fa, nel far ritorno da un paese lontano, salutai per sempre una donna che avevo conosciuto in quel luogo e che per qualche settimana mi era stata molto vicina. Era estate, e c'eravamo dati appuntamento nel pomeriggio, in una delle tante piazze assolate della città. Lei mi aspettò immobile al centro di quella piazza. Indossava persino un abito nuovo. Quando le fui vicino, come uscita da un sogno, mi disse soltanto questa frase: - E se aspettassi un figlio? - e devo dire che una domanda simile proprio non me l'aspettavo. Anzi, sul momento la guardai con maligno sospetto, anche se in effetti non riuscivo a pensare niente di serio, salvo il fatto che il suo fosse stato un modo tutto femminile per dirmi "Resta ancora" oppure "Torna presto". Quella frase, dopotutto, l'aveva detta con amore, sebbene severamente e guardandomi fisso, e io in fondo ne ero solo stupidamente imbarazzato.
   - E non l'hai più vista? - chiese la Bambina.
   - No - proseguì il Viaggiatore - però da allora ha continuato a spedirmi diverse cartoline ogni anno, e questo per molti anni. Io veramente non ci facevo neppure caso più di tanto, dal momento che si limitava a scrivermi che mi salutava e che si ricordava di me. Finché un giorno, dietro quella paziente insistenza a cui non avevo mai pensato di dare un seguito, ricordandomi di quella frase, non ho cominciato a chiedermi se quel figlio non esisteva davvero. Improvvisamente, quella domanda lasciata senza una risposta mi sembrava l'unica cosa che il tempo non avesse ancora portato via. C'era un altro motivo? Forse era solo perché nella mia vita avevo ormai smarrito quasi tutto, che finalmente potevo accogliere quella richiesta lasciata cadere per tanti anni al centro di quella piazza. O forse era perché, semplicemente, a nascondersi per tutto quel tempo, era stato proprio il tempo? L'impressione era ugualmente profonda. Da quel giorno tuttavia, più l'esistenza di questo figlio mi appariva verosimile e più le cartoline si facevano rade, due in un anno, una appena per Natale, finché quei suoi brevi pensieri scritti non scomparvero del tutto.
   - Ma perché allora non glielo hai chiesto? Era tanto semplice, o non sai più dove si trova? - domandò divertita la Bambina.
   - No, lo sapevo all'inizio, poi non più. Cominciò quasi subito a scrivere da paesi ogni volta diversi. Non so perché si spostasse tanto.
   - Mi dispiace - disse allora la Bambina.
   - No, no, perché non è questo che volevo dirti - il Viaggiatore sembrò adesso persino impappinarsi - ciò che importa è che tutto prima o poi possa dirsi svolto così, come ti ho raccontato, con un passaggio di consegne da un essere umano all'altro, con un fatto finalmente compiuto, condiviso, anche se tutto può sembrare andare perso e i volti cari non ci sono più, e anche quelli che avrebbero potuto o dovuto esserci, non ci sono realmente mai stati, insomma, anche se si è dovuto subire il tracollo d'un significato proprio cercando di condurlo in salvo altrove, un po' come succede ne "L'ultimo tango a Parigi".
   - Cos'è? - chiese la Bambina.
   - Oh, è soltanto un film.
   - E cos'è un film? - continuò la Bambina stancamente, non senza nascondere il fatto di essere anche un po' irritata da quelle ulteriori difficoltà finite nel discorso. In fondo, cosa c'entrava tutta quella tirata con i suoi genitori e con quelle punte di paternalismo che aveva dovuto rimproverare al Viaggiatore?
Il Viaggiatore fece spallucce, guardò la Bambina: si era perduto di nuovo nei suoi discorsi strampalati, come al solito.
   - Un giorno ti porterò a vederne uno per bambini - disse soltanto - ci andremo insieme.
   - Mi passerai le consegne? - lo burlò la Bambina.
   - Forse sì - rispose il Viaggiatore.
   Poi sorrisero, e ricominciarono a camminare.
 


 
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