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L'Area di Broca
Indice n.75
 

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"L'area di Broca", XXIX, 75, 2002

AMICIZIA / COOPERAZIONE

 

Domenico Cara

Amicizia: presuntuoso ritratto

Suvvia, voi non siete un amico!
(Anonimo rauco ottocentesco)

1
L'amicizia non è d'accordo a-priori con alcuno dei suoi concorrenti, né con la comoda onestà di sapersi avvicinabili ad essa, che vive e muore in tutto spontaneamente, affatto aiutata da limpido o ebbro vino, da veementi ilarità serali.

2
L'evento continuo dei suoi atti non si serve mai dei pubblici trucchi del sapere, di occasioni propizie, di istanze adatte ad ogni epoca, o per movimenti andati qualche volta a buon fine (grazie a distrazioni dell'amicizia o a mal forbite ingenuità). Così come non geme o sospira per delusioni consecutive, stranezze.

3
La sua non-vanità non accetta classifiche, non ha moine sinistre, non si segna made in, o pelliccia comoda, espositiva nudità. L'amicizia lievita se esiste (sincera), ed è uccisa dal minimo disappunto.

4
A volte vien raccontata dalla preistoria e adesso dal dopostoria, e in mezzo a tutte le generazioni dell'umano, colta da favole prudenziali, da saggezze letterarie, proverbi che risalgono le scale con lievità aforistica e vasta esperienza. Ma quanto ha di vero? E come si è stabilita la sua identità?

5
È invidiabile, illogico entusiasmo (non fa ad alcuno la carità di un sorriso ricostruito, fumoso, gassoso, utile per tutti). L'amicizia esiste se è rovente fomite di una necessità ininterrotta; non si adegua al profumo delle parole, né delle promesse intorno al prossimo grano, sebbene attenta alle estreme vicende di cooperazione e di indubitabile reciprocità.

6
L'amicizia è "tesoro" ma non per coloro i quali attendono soltanto servizi, le astuzie per poter abitare il sottosuolo di un'ipotetica generosità, spesso indivisibile e gratuita, e senz'altro non per risolvere i problemi, i malanni, il prurito della schiena acceso da un'orticaria viziosa.

7
Per millenni è stata trasmessa finta, è diventata epilettica per delusione; ha rallegrato il furbo che si era convinto di aver scoperto l'aspetto buono per la propria nullità. L'amicizia: tesi felice per ottenere il travestimento del mondo, gli empi colloqui, la guerra delle piovre, la fatica cardiaca dovuta a mansioni irrisolvibili.
   È una montagna che contiene il capolavoro e credo che su di essa s'innalzi (senza esaltazioni o altro alcool) la perfettibilità dell'umano. Quanto potrà essere raggiungibile attraverso l'innumerevole maniera delle truffe?

8
Più volte hanno rinunciato ad essa il desiderio d'amore, la prosopopea e la cognizione dei patti, la deliziosa memoria di una conoscenza delle parti, casuale, improvvisa. (Da codesto spaesamento si è nutrita moltissima narrativa dimenticata, l'oceano delle consecutive sregolatezze, la stessa educazione coatta, la tolleranza materializzata in una stretta di mano e di un abbraccio, come si usa adesso):

9
E dopotutto - l'amicizia si prende gioco di ciò che non va tra noi e l'indifferenza, quando siamo delusi dall'incontro con le persone!
 


 
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