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L'Area di Broca
Indice n.71-72
 

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"L'area di Broca", XXVII, 71-72, 2000

SCRITTURA E (E') POTERE(?)

 

Angelo Ferrante

Due poesie
 

Invettiva

Scriptura. Ex abrupto spreme sangue all'afflusso
temi di rancoroso morbo riflusso in apparenza
d'informe. Svòcia d'immoto senso. Merce di scambio
scafa il rifiuto: ciarpame. Patina lustra incrocia il
già detto riscritto tra trombe strologa. Clamore.

Cosi l'elzeviro, la nota, la manchette, l'annuncio,
la scheda, il meridiano, l'accrocco antologico (Giesù)
rannera il bianco incarto di macule tramorte.
Sbercia lo scheletro reietto in forbici di vento.
Gronda sangue. Allucca in vuoto fonico. Sconcio.

Maschere. Replicanti. Rivisita di tomi lontani segni.
Ciechi fantasmi arraffano lingue territori deserti.
Splanano gonfi stratosfere mediatiche. Pascono saturi.
L'investe il turbine. Fiamme d'onda risfiora i corpi traslucidi.
Fuoco di sfiamma si torce su di sé. Svampa. Si spegne.

La broda smerda nel marciume di sé. Ristagna.
Palude da fetido spurgo espulso di suo canceroso annusa.
Corvi di nero volo slumaca filamenti algidi affolla.
Verrà il tempo che scassa, razzera, sràdica di
sofferenza interna riflesso di sé. Nel nulla.

 

*

...mentre immerso nei sogni nascondendo il desiderio
contemplava di pensieri còlti come parvenze di fatuo
uscendo viso dalla porta e dalle mura urla questa è
la scrittura di meccanismi solo qualcuno è attento alla
ricerca qui all'interno della pagina la parola utilizza
segnali e timida si poneva sul margine folto d'umanità
gridando e grida come nel vento e d'eco pulsava l'anima
da ricomporre un tessuto dimentica il cassetto chiuso,
questo esercizio e l'inutilità il paradosso lo scandalo
della parola come si masturbasse a spargere il sangue
suo solo il suo fino allo stremo...

 


 
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