Indice L'area di Broca
 
L'Area di Broca
Indice n.75
 

Mediateca Italiana
 
Mediateca Italiana

 

 

"L'area di Broca", XXIX, 75, 2002

AMICIZIA / COOPERAZIONE

 

Sara Melauri

Cara Flora, cari amici...
 

Flora e Leonardo sono venuti a trovarmi: ne ho avuto piacere.
   "Che tristezza", pensavo oggi, sapere che si vive tutti così separati uno accanto all'altro! Sento che si potrebbe desiderare disperatamente di conoscere i pensieri, la vita, l'intimità di un'altra persona, e sempre si avrebbe l'impressione di non possederla. Sento che sono ben poche le persone che si conoscono in se stesse e non per noi. Chi sono Flora e Leonardo per loro, non per me? La loro vita quale traiettoria segna? E quale rapporto ha la mia vita con loro?". Di fronte alle conchiglie che erano sul tavolo eravamo però tutti uniti dello stesso stupore.
   Leonardo ha l'aspetto tra il pastore evangelico, il medico, il poeta. Due occhi profondi che si illuminano e si spengono rapidamente, e un sorriso fine, ironico un po' e insieme bonario, che si insinua dalle labbra sotto pelle fino agli occhi dove resta a brillare con audacia. In lui tutto è una calma paterna, ponderata, comprensiva e insieme una forza contenuta, una ribellione repressa che dilaga in mite dolcezza. Anche Leonardo è una di quelle persone che mi fa pensare: io e te siamo vivi e ci siamo incontrati su questa terra. Un amico con cui le cose comuni vanno ripensate e ricominciate, come se si tornasse a nascere. Con queste persone godo la gioia di una perfetta libertà e sincerità, ma in fondo c'è anche un po' di tristezza, taciuta e secondaria sembra, di doverci incontrare soltanto.

   Stasera il primo caldo metteva un'ansietà strana in tutti: come si avvertisse d'inoltrarci nel tempo nuovamente consci e stupiti di noi medesimi.

* * * *

   Cara Flora, non ti capita mai di trovarti in viaggio e di avere una gran voglia di scrivere a qualcuno? A me sì, come vedi questa volta scrivo a te perché sei fra le amiche quella che può capire questo mio desiderio anche se ne resterai un po' meravigliata; siamo in viaggio da dieci giorni e il pomeriggio di pioggia in cui tu venisti a trovarci alla "casina" sembra ormai lontanissimo; viaggiando in treno il tempo cambia dimensione; il mondo e la vita degli altri non fanno più da cornice alla nostra vita singola, ma entrano con noi nella corsa del tempo, ed è per questo, forse, che viaggiando si ricordano amici più di quando stiamo fermi; sentiamo di portarli un poco con noi, proprio quando siamo più lontani e occupati avere cose nuove.
 


 
Inizio