Lo studiolo
Mediateca italiana


[vetrofusione - partic.]

"Personaggi appena accennati nei ritratti, sfuggenti oppure riflessi nelle loro ombre, paesaggi sospesi abitati dalle nostre memorie. Giochi di trasparenze e volti trasfigurati dalla luce che attraversa il vetro, tutto nella dimensione del sogno che si fa danza nella materia del colore e nella forma". [G.Alberti]
 

Orario di apertura:

martedì: 17,00-19,30
mercoledì: 17,00-19,30
giovedì: 17,00-19,30.

Aperto anche:
domenica 9 / 12
domenica 16 / 12
sabato 22 / 12
ore 17,00-19,30

altri giorni su appuntamento

 

1 - 22 dicembre 2007

 Giovanni Alberti
"Ombra e luce"

Giovanni Alberti propone una serie di opere esemplari del suo modo di fare arte: paesaggi interiori in cui la sintassi figurativa ha assimilato la lezione di Klee; ritratti che si rifanno a certa tradizione accademica contaminandola con alcuni stilemi di Chagall; composizioni e ambientazioni che dialogano con Matisse; forme che rimandano costantemente a contenuti simbolici. Ha ben presente la lezione del '900 europeo, una tradizione dove le ragioni dell'incoscio e del sogno hanno giocato un ruolo fondamentale, ma dove anche gli aneliti della ragione hanno sempre rivendicato una loro geometrica, musicale, matematica presenza. Un'arte che rifiuta di essere solo raffigurazione di oggetti reali, ma allo stesso tempo rifiuta di esaurirsi nel gesto del fare artistico, nel concetto o anche nella pura astrazione. Un'arte che è rappresentazione di un mondo reale, ma fatto di relazioni e corrispondenze tonali e musicali. Un mondo dove non siamo solo ciò che vediamo, ma siamo in quanto partecipi di corrispondenze nascoste.
 

 


C'è del platonismo in questi lavori di G. Alberti, un senso di religiosità che non è devozionale, ma è percezione di un segreto che stabilisce analogie tra le forme del visibile e le forme dello spirito.

La mostra presenta una decina di opere su tela e alcune vetrofusioni. L'uso di materiali differenti è un altro tratto distintivo dell'atteggiamento dell'artista, sempre consapevole che fare arte significa trattare la materia, essere concreti, avere la sapienza e la competenza dell'artefice. La pittura su vetro fuso, citando espressamente l'arte delle vetrate gotiche e aggiornandola al '900, è un modo per coniugare materialità e spiritualità, estetica dell'oggetto e poetica della luce, il tutto con l'umiltà dell'artigiano che avverte la dimensione misteriosa delle cose.


Giovanni Alberti (Piacenza, 1979) ha partecipato a mostre collettive e ha tenuto mostre personali in varie città italiane, fra cui Piacenza, Roma e Ferrara. Vive e lavora a Pontenure (Pc).

[Paolo Pettinari]


[vetrofusione - partic.]

Lo studiolo di Campi: nel centro storico pedonale di Campi Bisenzio, a 30 minuti da Firenze. Bus 30 da S.Maria Novella, scendere in via Tintori (fermata "Tintori" subito dopo la COOP) e camminare per 7-8 minuti fino a Piazza Fra Ristoro. Lì, al n.53 di via S.Stefano, ci siamo noi.
 

Tutte le immagini sono
© dell'autore
 

Altre informazioni: www.giovannialberti.it