Studiolo
Area di Broca
Mediateca italiana

Sito web "Il35febbraio"


Siamo chiusi
dal 29/05 al 7/06

Orario di apertura:

martedì: 17,00-19,30
mercoledì: 17,00-19,30
giovedì: 17,00-19,30

Sono previste altre aperture fuori orario

Altri giorni su appuntamento

 

16 - 27 maggio 2010
7 - 17 giugno 2010

 Riccardo Milan
Quadri sussurrati
 

Nove opere di piccolo formato indagano la materia con trepidazione, osservandone con occhi silenziosi le connessioni, sezionandone con strumenti affilati i corpi, gli agglomerati di molecole. C'è una lama di rasoio che separa, ci sono mani che che muovono pezzi, c'è una mente che dispone e compara. Il risultato di questo lavorio maniacale è una stupita descrizione del mondo fatta di frammenti emblematici. Occhi immobili che osservano frantumi ordinati di corpi, reperti di autopsie, scaglie di materia inorganica, fluidi raggrumati. Ma questi frammenti d'inquietante biologia, di colorata chimica, si attraggono e respingono, stabiliscono relazioni, acquistano senso nella comparazione, diventano emblemi sensibili, per quanto ambigui, di idee anch'esse frammentarie. Producendo infine verso chi guarda sottili correnti, guizzi di energie psichiche, che danno luogo a sussurrate entropie di sentimento. [Vedi il percorso della mostra.]


Riccardo Milan, nato a Mirano (Venezia) nel 1976, vive e lavora a Padova. Fa parte del gruppo "il35febbraio" con cui ha già esposto in varie collettive, l'ultima delle quali allo Studiolo di Campi [vedi].


[il35febbraio è costituito da Federico Longo, Emiliano Milan, Riccardo Milan, Rossella Poli, Beatrice Vendemiati. Hanno all'attivo altre mostre collettive e iniziative per le quali rimandiamo al loro sito web.]

----------------------------------------------------------

Percorso della mostra
[di C.B.]
 

Parete Ovest

[Occhi + Dietro]

Decostruttivismo ricostruttivo? Scomporre per ricomporre, ricostruire, rivedere, riflettere.
Ecce homo.
L'uomo che viene dissezionato da un'analisi dei sentimenti per capirne l'origine.
La comprensione si approfonda nella ricerca, in un movimento del pennello e delle mani preciso e meticoloso.

È un'opera delicata e rispettosa, non provocatoria o dissacratoria.

Rispetto ed introspezione.
Il percorso parte da "occhi". La paura. Il gruppo che si rinforza nell'unione.
Cosa c'è davanti a quel pertugio in cui tutti si appostano angosciati a guardare?
Il fruitore.
È la speranza od un carnefice?

E cosa c'è "dietro" quello squarcio di luce bianca? Il punto di vista cambia.

Gli stessi occhi che guardano fuori dal quadro ora guardano dietro il quadro e gli occhi improvvisamente siamo noi con le nostre angosce quotidiane.
 

[Cervelli + Cuori]

Cervelli colorati, funzionanti, positivisti, illuministi, razionali, idee che si realizzano, soluzioni che si trovano, connessioni nervose che si compongono, ma separati, staccati, soli, isolati.

Cuori ripetuti e reiterati, massificati, ma anche pulsanti e vivi. Un cuore è privo di colore, nel gruppo, non vive, è incapace di pulsare, il sangue non è in circolo. Non è. Non prova sensazioni o non le sa provare, non è una colpa, è uno stato di fatto.
C'è un cuore grigio nel gruppo che non trasmette emozioni. Nel gruppo.
 

Parete Nord

[Lacrime + Incontri]

Lacrime come la pioggia, segni sottili lineari tranquilli evocativi, lacrime argentate in silenzio, scendono inesorabili, cadono. Lacrime emotive. Non è una scelta.
Il gruppo, la famiglia, incontri: cuori pulsano, cervelli elaborano, occhi scrutano, emozioni. incontri.
 

Parete Est

[Lamette
+ Giungla
+ Pesci]

Onirico. Vorrei essere quel pesce. Nuota, tranquillo, torna il colore. Nuota tranquillo come in un sogno, sospeso. Sogno di essere quel pesce. Sogno lamette colorate e perché no? Sogno la giungla. Evado.
Ecce homo. Attento e impaurito. Vigile e onirico. In gruppo e solitario. Responsabile e procrastinatore.

Commento finale

Questo percorso emoziona, non dà risposte, ma arricchisce. Dà l'immagine di una generazione che vuole ristabilire un contatto con le proprie radici, ma che contestualmente utilizza le conoscenze acquisite con il progresso della tecnologia e della scienza per riscriverne i rapporti. E' un processo doloroso, ma necessario, che spesso spaventa.

È la mia generazione. [C.B.]


Lo Studiolo di Campi
via Santo Stefano 53
nel centro storico pedonale di Campi Bisenzio, a 30 minuti da Firenze.
Bus 30 da S.Maria Novella, oppure pullman Cap / Lazzi da Largo Alinari.

Tutte le immagini sono
© dell'autore
 

Pagina web in costruzione
La mostra è a cura di
Paolo Pettinari