Indice L'area di Broca
 
L'Area di Broca
Indice n.78-79
 

Mediateca Italiana
 
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"L'area di Broca", XXX-XXXI, 78-79, 2003-2004

Cinema / video / TV

 

Graziano Dei

Confessionale
 

   Ciao, sono ancora qui.
   Sì, mi sento bene, mi sento vivo, e ho voglia di parlare, come sempre. E voi siete lì per ascoltarmi non è vero?
   Mi conoscete tutti ormai, sapete talmente tante cose di me che mi considerate uno di voi, ci siamo sempre dati del Tu, mi chiamate per nome, come il vostro vicino di casa, e ormai possiamo vermente considerarci una grande famiglia, io sono uguale a voi, e questo vi rende e ci rende felici, vogliamo esserlo a tutti i costi. E’ bello sentirsi uguali, in fin dei conti chiediamo le stesse cose, abbiamo gli stessi desideri, ci somigliamo in tutto.
   A voi posso raccontare tutto di me, voi mi guardate, siete curiosissimi. Forse vi piaccio, forse no, ma non vi stupite se vi dico che non me ne frega poi tanto, quello che conta davvero per me è che non smettiate di guardarmi, di giudicarmi. Non fatelo vi prego, perché questo è quello che desidero in assoluto di più. Voglio stare con voi, esistere per voi, voglio essere guardato e giudicato, fatelo in tutti i modi, fatelo anche in camera da letto, anche sotto le coperte, dietro le tende, mentre mangio, dormo o faccio l’amore, anche mentre sono al cesso, sì, io voglio regalarvi i miei momenti di intimità, perché dei miei momenti di intimità non glie ne è mai fregato niente a nessuno, e invece con voi questi momenti diventano eroici, sono la vita. Sotto il vostro sguardo insaziabile divento storia e racconto, divento carne. Ogni mio gesto per voi è importante e degno di giudizio, io sotto il vostro sguardo sono l’amante tradito, sono il poeta incompreso, sono il bravo ragazzo e il tenebroso affascinante, sono l’innamorato e il pazzo.
   A volte rischio di sorprendervi, (me ne scuso). Vi confesso che ogni tanto ho la sensazione che la mia esistenza sia appesa a un filo, ho paura di deludervi, e vi assicuro che è una paura fortissima, puro panico; mi dico: saprò essere all’altezza? Mi sento piccolissimo, schiacciato dal vostro occhio, paralizzato dalla vostra presenza.
   Ma siete comprensivi, lo so, anche quando vi stupisco, (vi assicuro che non voglio farlo), anche quando non mi faccio capire, voi siete lì che mi osservate, le telecamere mi seguono, acquattate in ogno angolo, avide dei miei gesti, dei miei sguardi, i microfoni catturano ogni sillaba, la amplificano, la dilatano in modo che voi possiate sentirvi più vicino, a tu per tu con la mia anima. E se qualche volta ci scappa un’emozione, un pianto, un sussulto di gioia o quella paura che sapete, allora vi avvicinate, per ascoltare meglio, diventate insaziabili, scrutate ogni angolo, indagate, come presi da una curiosità maniacale, un po’ perversa, cercate di capirmi e di "carpirmi" ed io sono pronto, la mia anima è nelle vostre mani, la mia vita è sotto i vostri riflettori, sono qui per farmi analizzare, scomporre, sezionare. Prendete le parti che più vi piacciono e scartate quelle meno interessanti, smontate e rimontate, sono materiale da visionare. Fate quello che vi pare, in fin dei conti chiedo solo di essere rappresentato, chiedo di essere immagine e immaginario, icona di sabati pomeriggio a caccia di vetrine e domeniche davanti alla tivù. Portatemi nei vostri salotti, fatemi sedere con voi, parlate di me, odiatemi, amatemi ma parlate. Lo so che non mi ricorderete. Io stesso non mi voglio ricordare, noi non amiamo il passato, e tantomeno siamo interessati al futuro. Noi vogliamo appartenere al presente, non siamo qui per chiedere, vogliamo solo vivere quello che ci è dato, in un certo senso siamo la vita allo stato puro, e per questo consumiamo, siamo ingordi di vita, e anche se io sono il vostro cibo, ricordatevi che anche voi siete il mio. Io ho bisogno di voi, senza il vostro telecomando non esisto, non servo a niente, se voltate lo sguardo sparisco. E allora vi prego, prendete quello che vi serve, fate di me quello che vi pare, mangiatemi, ma una cosa vi chiedo, nei vostri sabati davanti alla TV: non abbandonatemi.

(Un partecipante di reality show)
 


 
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