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L'Area di Broca
Indice n.71-72
 

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"L'area di Broca", XXVII, 71-72, 2000

SCRITTURA E (E') POTERE(?)

 

Loredana Magazzeni

Scrittura serpente
 

Scrittura è potere? Scrittura è nicchia, cella e culla. Specchio. Scrittura è un oggetto potente da prendere a piccole dosi. Con le molle. Scrittura è un tempo divaricato, generoso del suo andare. La sensazione di una stagione vegetale, animale, totale. Archeologia del sogno. Scrittura è unire, separare. Divinamente discriminare. Scrittura è ciò che manca e ciò che è. Scrittura come Dio. Nell’assenza e nella mancanza la sua forza. Potente nel non "normare", nell’indicare, nel delineare. Linee di fuga, tracce, luci, voci. Capace di cancellare il mondo e di crearlo col graffio metallico di un pennino. Scrittura debolezza ardente. Cera e candela. Angolo di tavolino, mappa del mondo, circumnavigazione del cuscino. Canto dei salvi e dei salvati. Dei perduti e dei diseredati. Degli spenti e degli illuminati. Esaltazione e mortificazione a giorni alterni. Fogliodipendenza, sillabomanìa, contatto e-mail, lettera, testamento, giuramento: ogni forma la ingloba, ogni mezzo è il messaggio, ogni rete c’impania, ogni pania c’incolla. Incollati alla rete, irretiti, irrisolti figli di grande madre/lingua, scrittura. Come ogni cosa potente, finisce in -a. E rima con natura, statura, frattura. Mutevole, cedevole, capace di cambiare, di metamorfizzare. Strati e strati di pelle. Scrittura serpente. Scrittura potente.
 


 
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